Stardust

Concorsi, Installazioni

Descrizione

Progetto partecipante al concorso internazionale per il “Bologna memorial to the Shoah”

“L’Olocausto è una pagina del libro dell’Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria.” Primo Levi

Siamo fatti di polvere di stelle. Ogni atomo di ogni elemento presente nel nostro corpo, eccezion fatta per l’idrogeno, è stato prodotto all’interno delle stelle, per poi essere disseminato nell’universo, diventando parte di noi stessi. Grazie a una trasformazione ancora più elegante, questa polvere di stelle oggi è in grado di guardare altre stelle che brillano nel cielo notturno. Sembrano lontane nello spazio e nel tempo, ma per quanto siano distanti molti anni luce, sono in realtà molto vicine a noi. La stessa cosa accade con i ricordi e la memoria: non importa quanto tempo fa si siano formati, l’importante è che rimangano parte di noi per l’eternità.

Se guardiamo il cielo in una notte stellata, è possibile immaginare che ad ogni stella corrisponda un’anima. Le anime non hanno peso, sono eteree ed elusive, fluttuano nell’aria e permangono nel tempo, come le stelle. Secondo la nostra interpretazione, le anime scendono sulla terra sotto forma di pioggia di stelle, una polvere di stelle, e si depositano sulla superficie fissandosi in precisi punti destinate a rimanere lì per l’eternità. L’installazione ha l’aspetto di una pioggia brillante, un labirinto di luci, un ambiente in cui ci si possa perdere, un ambiente da vivere, da contemplare. Un luogo che possa ispirare e far riflettere permettendo a chi lo visita di soffermarsi sul ricordo dei fatti passati e sui sogni e le speranze per gli eventi futuri. La luce emanata da questi punti brillanti farà sembrare le stelle più vicine a noi, così come il ricordo che va alle anime delle vittime dell’Olocausto, per sempre vivo in questo Memorial.

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